
Tutto pronto per il PIT 2023, lo storico torneo di Portsmouth giunto alla 69esima edizione e dedicato ai giocatori che hanno appena concluso la loro carriera NCAA. Una vetrina fondamentale per mettersi in mostra quella che andrà in scena dal 12 al 15 aprile alla Churchland High School e che ha visto negli anni esibirsi dei giocatori poi approdati in NBA (Jimmy Butler, Alex Caruso, Royce O’Neale, Dorian Finney-Smith tra gli altri) ma soprattutto centinaia che hanno attraversato qualche oceano per andare a giocare da professionisti. Un evento di grande interesse per cominciare a valutare dei possibili innesti nel roster della stagione 2023/24 per molte squadre, la qualità non manca come si può evincere dalla lista dei giocatori che hanno partecipato all’edizione 2022 e che hanno avuto impatto sin da subito nella pallacanestro overseas
Fatts Russell (P/G – 1998 – Galatasaray) Esterno che aveva cominciato la stagione al Mornar, in Montenegro, con dei numeri a dir poco clamorosi (26.8 punti e 7.3 assist) che gli sono valsi la prestigiosa chiamata da parte del Galatasaray a Gennaio. In Turchia si è preso immediatamente la titolarità e seppur trovando maggiori difficoltà a realizzare (14.8 nelle prime 13 uscite) si conferma in grado di mettere in ritmo i compagni (4.7 assist)
Ty Gordon (P/G – 1998 – Tartu) Arrivato ad inizio Dicembre in Lituania dopo poco più di un mese è stato ingaggiato dal club estone che l’ha messo al centro del progetto, idea brillante: 19.7 punti con 5 rimbalzi e 3.2 assist che sono valsi il terzo posto nella PAF League in cui hanno messo dietro anche i connazionali del Kalev/Cramo, freschi semifinalisti di Fiba Europe Cup. Dettaglio da non sottovalutare, due delle migliori prestazioni le ha sfoderate contro il Prometey (25 punti in regular season e 24 in semifinale)
Jordan Usher (F – 1998 – Besiktas) Equilibratore di Georgia Tech che già a Giugno dello scorso anno aveva firmato per i bianconeri di Istanbul, forse l’unica nota positiva in una stagione che è quasi un psicodramma in cui incombe addirittura la retrocessione. 15 punti di media con percentuali interessanti (55% da 2P e 38% da 3P) e nelle ultime gare – con un roster migliorato – oltre i 20 di media anche nel derby con il Fenerbahce (22 punti e 7 rimbalzi)
Savion Flagg (F – 1998 – Lavrio) Una delle piacevoli scoperte a cui i greci ci stanno abituando in questi anni, specialmente nella scelta di profili non proprio di grido come l’ex Sam Houston State. Discreto scorer (14.1 di media) con percentuali sufficienti dal campo (47% 2P e 33% da 3P) a cui abbina una costante presenza a rimbalzo (7.4 a gara) ed interessantissime doti da facilitatore (3.8 assist) che lo rendono un giocatore completo ed affidabile in ogni situazione, ad eccezione che sulla linea del tiro libero (47.5% peggio dei tempi collegiali)
Malik Williams (C – 1998 – Anwil Wloclawek) Arrivato in Europa ad inizio anno si è subito integrato diventando un tassello decisivo nella corsa alla finale di Fiba Europe per la compagine polacca. Buon impatto a rimbalzo (5.6 in 16’ di impiego) e nella protezione del ferro, in fase offensiva non è mai stato un fattore e il tiro da oltre l’arco non lo premia abbastanza (26.7%) ma come specialista difensivo arriva a giocarsi una finale continentale dopo appena 5 mesi dal suo approdo nel Vecchio Continente
Michael Flowers (P/G – 1999 – Kirchheim Knights) L’ex Washington State è approdato nella German Pro A (l’equivalente della A2 italiana) dove ha subito messo in mostra le sue doti da funambolo in fase realizzativa (16 punti di media con un 36% da tre punti su quasi 7 tentativi a gara) con un pizzico di playmaking (2.9 assist) fondamentale per andare a caccia di una salvezza al momento largamente alla portata della piccola realtà del Baden-Wurttemberg
Alonzo Verge (P/G – 1998 – Apollon Patrasso) Dopo un grande impatto in Polonia (18.8 punti e 3.4 assist) è giunta la chiamata dalla Grecia, dalla lotta per i play-off ad una compagine coinvolta nella corsa salvezza cambiano le priorità: si è limitato come scorer (13.6) ma esaltato nel playmaking (7 assist di media, quattro volte in doppia cifra) e nel match decisivo per la stagione ha dato spettacolo con un 23 e 10 che di fatto ha confermato la permanenza nella massima categoria della seconda realtà di Patrasso
Jimmy Boeheim (F – 1998 – CEZ Nymburk) Il figlio del leggendario (ex) coach di Syracuse ha cominciato la sua carriera professionistica nel Karditsa, in Grecia, per poi approdare in corsa d’opera alla compagine ceca grande conoscitrice del mondo NCAA (basti pensare che nella stagione 2021/22 avevano a roster Colbey Ross e Jerrick Harding). Ruolo da specialista dalla panchina per i pluricampioni nazionali, buona mano da oltre l’arco (37.5%) e tanto fosforo
D’Shwan Schwartz (F – 1999 – Fenerbahce Koleji) Per l’ex George Mason la chiamata è arrivata addirittura da uno dei più prestigiosi club europei, parcheggiato nella squadra B (assieme a Marreon Jackson, ex Arizona State) a maturare e sta rispondendo con numeri molto interessanti che potrebbero aprirgli le porte, se non della prima squadra, quelle della massima lega turca: 16.8 punti con un interessante 35% da oltre l’arco a cui aggiungere 6.6 rimbalzi e 2 assist
Paul Atkinson (C – 1999 – Atomeromu) L’ex Yale e Notre Dame ha fatto sfiorare i play-off magiari al suo club, giocatore da pochi fronzoli ed alto rendimento come certifica un 61.1% dal campo (mentre il tiro da fuori resta sconosciuto, 2/13 in tutta la stagione) per confezionare i 14.7 punti di media. Con 8 rimbalzi e 1.5 assist si conferma un lungo in grado di potersi rendere sempre utile con la sua conoscenza del gioco pur non avendo una fisicità o capacità tecniche di prim’ordine
Oltre ai giocatori presentati al PIT 2022 c’erano pure KEVE ALUMA -che ha cominciato la propria carriera in Giappone- e GAIGE PRIM che invece ha scelto la Corea del Sud. Il mondo NBA (e G-League) ha tenuto in America tanti altri profili interessanti, a partire da TREVOR HUDGINS (two way contract con Houston) e JAMAL CAIN (two way con Miami)
Su ITALIAN BASKETBALL SCOUTING trovi centinaia di profili per tutti i livelli e nelle prossime settimane verranno presentati tutti i protagonisti del PIT 2023, al momento della pubblicazione di questo articolo sono già stati valutati i seguenti partecipanti:
DESMOND CAMBRIDGE – 1998 – Arizona State Sun Devils
MIKE BOTHWELL – 1999 – Furman Paladins
ERIK STEVENSON – 1999 – West Virginia Mountaineers
JARKEL JOINER – 1999 – North Carolina State Wolfpack
D’MOI HODGE – 1998 – Missouri Tigers
CRAIG PORTER – 2000 – Wichita State Shockers
TAEVION KINSEY – 2000 – Marshall Thundering Herd
JAVONTE PERKINS – 1998 – St. Louis Billikens
NATE LASZEWSKI – 1999 – Notre Dame Fighting Irish
K.J. WILLIAMS – 1999 – LSU Tigers
JAKE STEPHENS – 1999 – Chattanooga Mocs
TYSHAUN CRAWFORD – 1999 – Augusta University Jaguars
OSUN OSUNNIYI – 1998 – Iowa State Cyclones